Prima puntata del 2013 con le recensioni cinematografiche, questa volta parliamo di un documentario uscito lo scorso anno confezionato dal registaDaniele Vicari, Regista che ha riscosso molto successo grazie al bellissimo “Diaz” (che vi consiglio di vedere) che s’intitola “La Nave Dolce”
La Locandina de “La Nave Dolce”
IL film racconta la drammatica vicenda della nave mercantile “Vlora”, arrivata nel porto di Durazzo con un carico di Zucchero (da qui il “Dolce” del titolo), nell’agosto del 1991, all’indomani della caduta del regime comunista di Enver Hoxhascatenata dopo la sua morte e le successive cadute di altri regimi comunisti in Est Europa, la caduta definitiva del regime albanese portò alla fuga in massa dall’Albania.
L’8 Agosto 1991 la Vlora viene assaltata da più di 10.000 albanesi fra uomini, donne e bambini (ma altre cifre danno intorno ai 20.000) che costringono il capitano a partire e dirigere verso l’Italia, dove speravano di trovare un mondo migliore di quello che lasciavano alle loro spalle (tra gli altri su quella nave c’era anche il ballerino Kledi Kladiu, divenuto famoso poi grazie ad “Amici”).
La realtà fu ben diversa: il governo costrinse migliaia di queste persone per giorni sulle banchine del porto di Bari prima e nel vecchio Stadio delle Vittorie poi in condizioni igieniche e detentive oscene con un duro confronto fra l’allora Sindaco di Bari Enrico Dalfino, che voleva creare strutture per ospitare dignitosamente i fuggiaschi, e il governo allora presieduto da Francesco Cossiga, che invece puntava ad un rapido rimpatrio e al fornire il minimo di assistenza sindacale per evitare che richiedessero asilo politico o permessi di soggiorno, visto che nel 1991 i flussi migratori dall’Albania stavano iniziando a far vedere come il nostro Paese stava diventando un Paese di immigrazione.
(La Vlora ormeggiata nel Porto di Bari e la marea umana che scende da essa)
Il documentario ci racconta, attraverso le testimonianze dei protagonisti (da chi era sulla nave a chi prestò i primi soccorsi e a chi documentò attraverso le TV e i giornali la vicenda) le ragioni che portarono a quell’esodo assurdo (e che mi ha revocato per molte analogie la vicenda dell’ “Exodus” , la nave che portava migliaia di sopravvissuti all’Olocausto in Palestina nel 1947 e che fu respinta dagli inglesi che riportarono i suddetti in Germania, da questa vicenda fu tratto anche un belFilmun po molto romanzato di Otto Preminger del 1960) e soprattutto di come il Governo italiano, nonostante la nostra storica tradizione di emigranti, si sia comportato forse in maniera peggiore e incivile di quello che abbiamo subito in giro per il Mondo come emigranti.
(Alcuni dei momenti di tensione fra le forze dell’Ordine e gli albanesi)
E’ qui che infatti secondo me punta a far riflettere il Film: sul come noi non siamo riusciti a dimostrare di essere “migliori” di come ci hanno trattato noi quando eravamo gli emigranti… Siamo andati in decine di paesi abbandonando intere cittadine o regioni, stipati come bestiame in navi gigantesche attraversando anche oceani per andare a lavorare spesso in condizioni difficili, trattati come “portatori di malattie, indolenti, con poca di lavorare e integrarsi, chiusi nei loro gruppi, con usanze assurde”, le stesse cose del quale accusiamo gli immigrati di oggi, quelli che diciamo “ci rubano il lavoro, ci insidiano le donne, ci portano la criminalità”, noi che, ricordiamo, abbiamo importato la Mafia (La Mafia, non la Pizza abbiamo importato per primo negli USA, ricordiamolo)
(Emigranti in viaggio verso l’America su un transatlantico)
Nessuno nega che sicuramente fra i tanti milioni di immigrati che sono arrivati in Italia ci siano stati e ci sono criminali, sarebbe irreale non riconoscere ciò, ma trovo ridicolo affermare che il degrado di questo paese sia colpa loro: gli USA sono NATI DA EMIGRANTI di decine di nazionalità diverse eppure é diventata la prima potenza mondiale oggi, il degrado del nostro paese é stato causato da politiche economiche e finanziare errate e da una pessima gestione, non andiamo a cercare colpevoli che non ci sono.
A quelli che ogni giorno minacciano il “rischio” che diventeremo l’Emirato d’Europa o una nuova provincia dell’Africa, dico semplicemente: IL MONDO VA AVANTI. Se gli europei fanno meno figli, mentre africani e asiatici ne fanno di più, é NATURALE che ci saranno sempre più afro-europei, asiatico-europei e latino-europei, così come sarà normale che in Italia fra 50-100 anni ci saranno sempre più Italo-africani, Italo-asiatici e Italo-sudamericani, mentre la maggior parte dei razzisti ed estremisti di destra che inneggiano ai bei tempi del Fascismo e di altri simpatici regimi saranno sotto 6 metri di terra abbondante, perché la Storia VA AVANTI E IL MONDO SI EVOLVE, Punto.
Chiusa questa parentesi, consiglio altamente la visione di questo film a tutti ma in particolar modo lo farei vedere a tutti quelli adoloscenti che si sentono tanti ganzi a fare i fascistelli ignorando cosa voglia dire emigrare e andare in un paese straniero a cercare un mondo migliore.