La Prima Rece non si scorda Mai – Lincoln

Nuovo appuntamento con la rubrica cinematografica, questa volta vi parliamo dell’ultimo film del regista Steven Spielberg che affronta una delle figure storiche americane più carismatiche della sua storia raccontandone le sue vicende nella fase più delicata e importante della sua esistenza: La storia del Presidente Abraham Lincoln alla fine della Guerra Civile Americana (1861-1865).

Lincoln Locandina

 

La Trama – Il fim ci racconta i mesi che vanno dall’approvazione del 13° Emendamento (quello che abrogò la Schiavitù dagli USA), avvenuto dopo una lunga battaglia legislativa il 1° Febbraio, fino alla fine della Guerra Civile e al successivo assassinio di Lincoln, il 14 Aprile del1865: Attraverso il Film vediamo le difficoltà che Lincoln e i Repubblicani trovarono sulla loro strada per far passare l’emendamento, arrivando anche a cercare di portare quanti più democratici uscenti e non rieletti dalle loro parti anche con mezzi non molto ortodossi (ebbene sì, anche nel 1800 la compravendita di parlamentari era una cosa “nella norma”) e viviamo anche il dramma di Lincoln che da un lato vuole porre fine alla schiavitù e al conflitto insieme mentre da un lato la ragion di stato gli impone di mantenere per quanto possibile ancora la guerra con gli stati ribelli del Sud per favorire il passaggio dell’emendamento; le vicende politiche di Lincoln hanno ovviamente anche ripercussione sulla sfera familiare del quale il film ci mostra diversi aspetti.

(Daniel Day Lewis é Lincoln)

(Daniel Day Lewis é Lincoln)

Gli attori – Un cast decisamente di livello e straordinario: Lewis (Il Mio Piede Sinistro, Nel Nome del Padre, Gangs Of New York, solo per fare qualche nome dei film che ha fatto) ci restituisce un immagine reale del Lincoln presidente: votato alla causa, pronto a tutto ma dotato di una sensibilità e un’umanità che poche volte la Storia ha rappresentato e qui invece lo vediamo come, nonostante essere Presidente degli USA comporti per lui grossi impegni e battaglie legislative importanti (oltre al fatto di essere anche Capo dell’Esercito dell’Unione e dirigere le operazioni della Guerra Civile Americana), egli cerchi in tutti i modi di non trascurare la famiglia e gli affetti; Sally Field (Forrest Gump ma anche serie TV come E.R e Brothers&Sisters) interpreta la moglie di Lincoln, Mary Todd, una donna che si ritrovò nel non facile ruolo di First Lady di un uomo così carismatico e amato dalle folle (nel corso del film questa sua difficoltà emerge e ci sono un paio di dialoghi che ben rendono il rapporto che ci fu tra i due, specie in quell’anno difficile); Tommy Lee Jones interpreta il passionario e veterano repubblicano Thaddeus Stevens, Radicale sostenitore dell’uguaglianza e che contribuì all’approvazione dell’emendamento in maniera battagliera.

Meritano citazione nei loro ruoli James Spader (che ho adorato alla follia nella TV Series Boston Legal) nel ruolo di uno dei faccendieri che furono usati per portare diversi democratici a votare a favore, Joseph Gordon Lewitt (Inception, The Dark Knight Rises) che interpreta il maggiore dei figli di Lincoln, combattuto fra il voler contribuire anche lui fisicamente alla Guerra Civile e il non poter fare niente in quanto “Figlio del Presidente Lincoln” e il giovane Gulliver McGrath (Hugo Cabret, Dark Shadows) nel ruolo del figlio minore di Lincoln (un ruolo decisamente divertente e che mostra l’aspetto “giocoso” del Presidente).

(Lincoln sul campo di Battaglia)

(Lincoln sul campo di Battaglia)

Contesto storico – Il contesto storico della vicenda é stato ben trattato, facendo capire le contraddizioni dei politici e del popolo americano sul tema della Schiavitù e della questione razziale negli Stati Uniti del 1800: se da un lato la maggior parte delle persone sulla carta si dichiaravano antischiaviste e contrarie alla schiavitù, da un lato i dubbi di cosa avrebbe comportato la fine di essa faceva emergere un razzismo e un pregiudizio ancora forte nell’humus della popolazione, frutto di decenni di abitudine alla pratica colonialista.

Persino nelle file repubblicane, che erano per l’abolizione mentre i democratici invece spingevano per mantenere lo Status Quo (ebbene sì i repubblicani allora erano decisamente su politiche più progressiste e “di sinistra” dei Democratici, che invece avevano una politica conservatrice e populista “di destra; é curioso vedere come le cose siano cambiate nei secoli successivi..), vi erano elementi che consideravano “azzardato” proporre il 13° emendamento, temendo che l’opinione pubblica non avrebbe capito e che il consenso a Lincoln venisse meno. In questo contesto Lincoln capisce che se raggiungerà la vittoria e la resa dei Sudisti prima dell’approvazione dell’emendamento, questo non verrà mai approvato ed  attua quindi una massiccia campagna di convincimento prima nelle sue fila e poi attraverso intermediari e faccendieri verso quei democratici che nelle elezioni non erano stati confermati per spostarli verso la linea repubblicana e verso l’approvazione dell’emendamento, sia attraverso promesse di posti e occupazioni governative sia attraverso una tattica quasi suicida come convincere l’ala conservatrice repubblicana a trattare la resa segretamente con i Sudisti dietro promessa di voto favorevole (e con l’enorme rischio che i radicali per dispetto votassero contro).

(Lincoln da solo nella Casa Bianca)

(Lincoln da solo nella Casa Bianca)

In conclusione consiglio caldamente finché e nelle sale questo film, non solo perché racconta il motivo per cui credo tutti nel Mondo dobbiamo ringraziare gli Stati Uniti: essere stata la prima vera nazione moderna a mettere per iscritti ed applicare il principio di totale uguaglianza degli uomini di fronte alla Legge e per aver dato inizio al lungo ma vittorioso cammino che portò gli USA e il Mondo a sconfiggere in buona parte il razzismo e la segregazione razziale …. se Lincoln non avesse lottato per mettere come legge tutto questo, probabilmente ancora oggi negli USA sarebbe irrealizzabile avere un presidente di colore come Obama (é esplicativo di come gli stessi afroamericani vedevano la loro situazione nel discorso che fa un giovane soldato di colore davanti a Lincoln sulla situazione dei soldati neri negli eserciti dell’Unione); devo dire che in questo film ho rivisto molto della politica di oggi, specie in quelli che vengono definiti “giochi di potere” nei corridoi e nelle stanze della politica.

Probabilmente grideremo allo scandalo se oggi per esempio un governo avesse fatto quello che fece Lincoln per far approvare un decreto importante e di grande respiro sociale come fu quello sull’abrogazione della Schiavitù: in fondo già ci scandalizziamo quando vediamo partiti o parlamentari che bloccano intere legislature per tenersi strette le poltrone o far cadere governi che non “garantiscono i loro interessi”: sul piano Morale sarebbe giusto condannare i faccendieri di Lincoln alla stregua di quelli di un Berlusconi che fece di tutto due anni fa per tenersi ben stretto sotto il sedere il Governo andando a promettere a destra e a manca poltrone, segreterie e altro a parlamentari che si svendevano nella più disdicevole nelle maniere. Eppure non mi sento di condannare quello che fece Lincoln, perché per quanto possa essere disdicevole, la Politica é anche questo: COMPROMESSO PER IL RISULTATO E PER LA CAUSA.

E’ lo stesso Lincoln che nel film si autocondanna dicendo che ha applicato poteri che mai gli erano concessi pur di poter liberare gli schiavi presi ai sudisti, ma che quei poteri saranno nulli se vanificheremo tutto quello che hanno fatto fino al quel momento per far approvare l’emendamento; viviamo anche il momento di grosso autoconfronto morale di Stevens, che, per permettere il proseguio del cammino legislativo dell’emendamento, arriva a rinnegare i suoi principi per non dare sbocco agli attacchi democratici e permettere all’emendamento di arrivare al voto. La Politica, aldilà dei suoi nobili principi e dei bei programmi e credi idealisti é UN COMPROMESSO.

Ti devi confrontare con i reali bisogni, le reali prospettive, le ingerenze che arrivano da fuori, con l’opinione popolare che non capisce spesso i sacrifici a cui é sottoposto, devi insomma vendere un pò di te stesso se vuoi fare politica, purtroppo é la realtà; E’ chiaro che non dico che bisogna essere tutti dei Mastella o Scilipoti o Barbareschi o altri EMINENTI personaggi che hanno fatto del trasformismo il loro credo vendendo il loro scranno al miglior offerente, ma non si puole ragionare nemmeno per estremismi e obbligare la gente ad accettarli … E’ chiaro che in un Paese Democratico SIA GIUSTO PAGARE TUTTI LE TASSE, ma é chiaro che non Tutti la penseranno come te e che ci sarà sempre qualcuno che non vorrebbe PROPRIO PAGARLE, ma se la gente ancora non capisce che E’ IMPOSSIBILE NON AVERE TASSE, devi giungere a un compromesso, devi far pagare qualcuno di più, chi ha PIU’ soldi magari, così che chi ne ha meno paga il giusto … in un mondo normale funzionerebbe così, invece QUALCUNO arriva a prometterti che non ne PAGHERAI PIU’, che te le restituirà ADDIRITTURA IN CONTANTI e che  magari (come va molto sui social network) ci ridà anche Giochi Senza Frontiere e pure Street Fighter II a gettoni.

La Politica é un sottile di equilibri che pochi sono in grado di fare, ma se scegli le persone giuste da mettere a fare questo gioco, possono nascere grandi nazioni e fare cose grandi … scusate per il piccolo fuori tema, detto questo, vi invito di nuovo ad andare al cinema & BUONA VISIONE !!!

Guerra Civile Americana su Wikipedia

Abraham Lincoln su Wikipedia

3 Comments

  1. ricopio quello che avevo già detto su facebook:
    Si è arruffianato l’oscar che sicuramente vincerà come lo hanno vinto tutti i film che parlavano della storia americana. Sinceramente ho visto film di Spielberg ben migliori e critico i distributori italiani per far girare così a lungo nei cinema un film che parla dell’America e di tenere per pochi giorni altri film che meriterebbero più visibilità
    E’ un film sui tecnicismi politici, che non narra la vita del presidente ma di un periodo circoscritto all’abolizione del 13 emendamento. Il finale mi è sembrato troppo affrettato. Unica nota positiva è Daniel Day Lewis che interpreta meravigliosamente il personaggio e la sua candidatura farà (forse) uscire dall’anonimato questo attore.
    Voto globale: 6

  2. Spero di vederlo abreve.Non vado a cinema da anni, per la presenza di troppa gente ineducata,quindi sono costretto a dipendere dalla rete. 🙂

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