La Prima Rece non si scorda Mai – Foxcatcher

Nuovo appuntamento con la rece cinematografiche, finalmente le arene estive che iniziano a funzionare (tra cui la profilica arena del Cineclub Agorà di Pontedera, come sempre ricca di titoli interessanti) mi ha permesso di vedere questo ottimo film ispirato alla triste parabola dei fratelli Dave e Mark Schultz, olimpionici di lotta greco-romana della squadra americana degli anni 80 che incrociarono le loro vite con quella del milionario John Du Pont, che voleva diventare un eroe americano dello sport con la sua creatura: Foxcatcher.

(il Manifesto del Film - Foto © BIM Distribuzione 2014)

(il Manifesto del Film – Foto © BIM Distribuzione 2014)

 

LA TRAMA – Dave (Mark Ruffalo – Studio 54, Shutter Island e la saga Avengers) e Mark (Channing Tatuum – la saga G.I Joe, Knockout – Resa dei Conti e Jupiter) Schultz sono due fratelli e lottatori di lotta greco-romana della squadra USA, entrambi vincitori alle Olimpiadi 1984 dell’oro, Mark tuttavia non riesce a non sentire voglia di emergere sul fratello maggiore; una sera viene contattato telefonicamente per incontrare il milionario John Du Pont (Steve Carell – 40 Anni Vergine, Little Miss Sunshine e Agente Smart – Casino Totale), che ha aperto un sito di allenamento nella sua tenuta a Foxcatcher Farm (da qui il nome del film e del team di Du Pont, Nb) che vuole rilanciare questo sport per risollevare l’orgoglio americano e chiede a Mark e suo fratello di trasferirsi lì; Mark accetta, Dave no e le loro strade si dividono, apparentemente….. Secondo film dedicato a una biografa sul mondo dello sport per Bennett Miller (Truman Capote, L’Arte di Vincere), che mette in scena la tragica parabola dei fratelli Schultz e la megalomania di Du Pont e del suo sogno di fare di Foxcatcher il centro della rinascita patriottica sportiva americana.

(Mark/Tatuum e Dave/Ruffalo - Foto © BIM Distribuzione 2014)

(Mark/Tatuum e Dave/Ruffalo – Foto © BIM Distribuzione 2014)

LA REGIA – Miller dirige un film che ci porta dentro la vicenda dei fratelli Schultz e di come l’incontro con Du Pont abbia influenzato le loro esistenze (in modo negativo), ci mostra la doppia faccia pubblica e privata del Du Pont milionario- filantropo e del Du Pont con il culto per se stesso e nella continua necessità di vedersi riconoscere i suoi meriti sportivi; le sequenze che ci fanno seguire gli allenamenti sono ben fatte, realistiche anche nei loro momenti più duri (come l’allenamento estremo per perdere peso che Dave fa sostenere a Mark durante i Trials per tornare nel peso di categoria, assicuro che sono scene che si vedono realmente). Miller ci fa affrontare senza pause che distraggono o momenti morti tutto il percorso che porta alla conclusione drammatica di quel sodalizio fra i fratelli Schultz e Du Pont.

(Carell/Du Pont - Foto © BIM Distribuzione 2014)

(Carell/Du Pont – Foto © BIM Distribuzione 2014)

IL CAST – Notevole, Carell/Du Pont ci regala un’interpretazione fantastica che lo stacca in maniera definitiva dal solo target di attore da commedia per mostrarci un Carell drammatico e credibile, nei panni del milionario Du Pont e del suo sogno americano; ottime le recitazioni di Ruffalo e Tatuum che hanno portato sullo schermo i fratelli Schultz, sopratutto da lodare il duro lavoro che li ha portati a mostrare da vicino una disciplina tecnica e dura come la lotta grecoromana; menzione speciale per Vanessa Redgrave (6 volte vincitrice di Oscar – Blow-up, Assassinio sull’ Orient Express, Casa Howard e molte altri) nei panni della madre di Du Pont, il cui rapporto con il figlio è la chiave di lettura per capire la psiche di John Du Pont; buono anche il resto del cast, tra cui Sienna Miller (La serie TV Ken Eddie, Stardust e American Sniper) nel ruolo della moglie di Dave Schultz.

(Redgrave/Jean Du Pont - Foto © BIM Distribuzione 2014)

(Redgrave/Jean Du Pont – Foto © BIM Distribuzione 2014)

LA VICENDA STORICA – Questo film è un perfetto spaccato degli USA in piena era Reagan, quando attraverso lo sport gli USA cercavano di competere per affermarsi anche nel piano sportivo sull’URSS e i paesi del Patto di Varsavia: dopo la storica impresa nell’ Hockey (il famoso  “Miracolo Sul Ghiaccio” del 1980), e i giochi boicottati di Mosca 80 e Los Angeles 1984, gli americani volevano imporsi e brillare anche in una disciplina da sempre preda di vittorie est-europee come la Lotta Greco Romana: il successo dei fratelli Schultz a L.A 84 era il preludio per ripetere la vittoria anche a Seoul 88, ma non andò come previsto: solo 2 ori contro gli 8 dei sovietici, nessuno degli Schultz arrivò alle finali.

(i veri fratelli Schultz dopo la vittoria a Los Angeles 1984)

(i veri fratelli Schultz dopo la vittoria a Los Angeles 1984)

 

John Du Pont, la cui famiglia da decenni competeva con successo negli sport equestri con decine di vittorie, affascinato da questa disciplina e dalle vittorie di Los Angeles (9 medaglie d’oro, ma come detto, l’edizione 1984 fu boicottata dai sovietici e molti altri paesi del Patto), voleva fare di questa e altre discipline minori snobbate il volano per un nuovo orgoglio patriottico e sportivo americano, di cui lui sarebbe diventato l’icona.

(Il Vero John Du Pont - Foto © AP Photo/The News Journal)

(Il Vero John Du Pont – Foto © AP Photo/The News Journal)

ATTENZIONE SPOILER  

Ma il carattere decisamente egocentrico e un rapporto conflittuale con la madre che vedeva “poco nobile” la lotta rispetto ai cavalli da corsa, oltre a una dipendenza da droghe portarono Du Pont a rovinare con le sue stesse mani tale progetto, portando alla dipendenza anche Mark Schultz e a condizionarne le prestazioni ( il pessimo stato di preparazione lo portò a un passo dalla non qualificazione ai Trials e molto probabilmente fu responsabilità di Du Pont anche l’eliminazione ai giochi), che con la vittoria ai Mondiali del 1987 inizialmente sembrava invece premiare la collaborazione fra i due. Solo l’intervento di Dave (arrivato anche lui a Foxcatcher dopo insistenze di Du Pont su Mark) permise di riportare in carreggiata Mark, ma questo fu visto come la causa del troncamento dei rapporti di amicizia fra Du Pont e Mark da Du Pont stesso e porterà poi il milionario a uccidere Dave Schultz anni dopo.  

FINE SPOILER  

In conclusione? Andate a vederlo in una bella arena estiva o gustatevelo in DVD, è un ottimo film che vi racconta anche la durezza e l’impegno che richiede uno sport come la Lotta, BUONA VISIONE !!

 

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