Non potendo parlarne per ovvi motivi nel giorno realmente dedicato, approfitto del Weekend per parlarvi di una ricorrenza e un giorno molto caro ai Pisani, che è stato, nel corso della nostra storia, giorno di gioiosi ma anche tragici eventi: Il Die di San (o Santo) Sisto, il 6 di Agosto.
Perché è particolarmente sentito dai Pisani? andiamo per gradi parlando prima del protagonista: Papa Sisto II (??? Grecia – 6/08/258 D.C Roma), succedette come 24° Papa della Chiesa Cristiana a Stefano I° nel 257, riportò una certa calma e unione fra le confessioni cristiane (c’erano forti contrasti fra le chiese africane-asiatiche e quella romana per la riammissione degli eretici), ma fu fra i Papi a subire il martirio, per Ordine dell’Imperatore Valeriano (200-260) che lo fa decapitare assieme ad altri sei diaconi e arcidiaconi il 6 Agosto per l’appunto.

(Sisto II raffigurato da Botticelli nella Cappella Sistina – Foto © Wikipedia/Città del Vaticano 1997)
Come arriviamo a Lo Die Di Santo Sisto? Infatti Sisto, contrariamente a quanto si possa pensare, non è mai stato santo patrono della città, ma veniva celebrato assieme agli altri suoi fratelli martiri nello stesso giorno; il primo vero tributo al santo e al giorno del suo martirio arriva solo nel 1087, con la fondazione dell’omonima chiesa in Corte Vecchia, a due passi dall’attuale Piazza dei Cavalieri.
La chiesa è il tributo che Pisa vuol dedicare a quel giorno per celebrare la vittoria contro i saraceni a Al Mahdiya e Zawila in Tunisia, avvenuta proprio il 6 Agosto del 1087; ma quella è solo una delle tante vittorie che Pisa, potente Repubblica marinara del Tirreno e del Mediterraneo, ha conseguito in quei giorni, fra le più Importanti vale la pena ricordare:
– 6 Agosto 1003: Vittoria contro i Saraceni davanti Civitavecchia;
– 6 Agosto 1006: Pisa conquista dopo un lungo assedio Reggio Calabria, che apre la conquista di altre cittadine calabresi e della regione, sotto controllo arabo;
– 6 Agosto 1063: Pisa espugna e conquista il Porto di Palermo, da quella vittoria verrà edificato in ricordo il Duomo di Piazza dei Miracoli;
– 6 Agosto 1114: Pisa conquista dopo una lunga campagna le Isole Baleari;
– 6 Agosto 1136: Pisa sconfigge i Saraceni davanti Salerno;
– 6 Agosto 1282: Pisa sconfigge la flotta genovese a Portovenere;
Ma il 6 Agosto è anche la data della sconfitta più bruciante per la flotta pisana in mare: quella contro i Genovesi davanti le Secche della Meloria nel 1284, che sarà l’inizio della fine della Repubblica di Pisa, causata anche dall’espansione di Firenze che la conquistò definitivamente nel 1406, segnando l’inizio della fine anche per il suo porto, a favore dell’espansione nei secoli successivi di quello di Livorno.

(la Battaglia della Meloria nella raffigurazione della Nuova Cronica di Giovanni Villani – Foto © Wikipedia)
Nei secoli iniziò a calare l’interesse per questo giorno, complice anche l’influenza fiorentina, ma nel XX° Secolo si è iniziato a ricoltivare l’amore per le tradizioni pisane, grazie anche all’Associazione Amici di Pisa, nata nel 1959 da un gruppo di persone che volevano riportare e valorizzare la cultura storica pisana e riportare Pisa ai fasti di città culturale e sociale viva; nel 1966 l’associazione pose una lapide a ricordo delle tante vittime pisane di tutti i conflitti in cui sono stati coinvolti e per celebrare le vittorie e le conquiste pisane ottenuto nel Die Di Santo Sisto, con una cerimonia civile e religiosa presso la Chiesa di S. Sisto in Corte Vecchia, a cui seguono ogni anno conferenze ed interventi sullo stato della cultura pisana.
Quest’anno si sono ricordati in particolare i 900 anni dell’impresa dell’Arcivescovo Piero Moriconi che conquistò con la flotta pisana le isole spagnole delle Baleari sottraendole ai saraceni, che fece della città marinara toscana una delle più attive nel Mediterraneo a lottare e contrastare le flotte saracene e arabe che infestavano i mari assaltando porti e navi europei.
Viva lo Die Santo Sisto dunque, Viva Pisa !!!