Un compleanno diverso

(Foto © Aventi diritto)

Non mi capita molto spesso di scrivere post molto personali sulla mia vita.

Ho sempre cercato di tenere privati aspetti della mia vita, perché credo che avere un po di #cazzimiei sia giusto, non devo necessariamente spiattellare ogni cosa che mi passa nella mente o che vivo su un social perché sia “reale”.

Non voglio su OGNI cosa il parere delle persone o il compatimento per qualcosa o il compiacimento per un’altra.

Stasera faccio un’eccezione.

Ieri è stato il mio 38° compleanno, un discreto traguardo, sinceramente, finora.

Al momento sono alquanto soddisfatto della mia esistenza: Ho un lavoro che mi piace, mi soddisfa, il mio capo è soddisfatto, il cliente è soddisfatto, coi colleghi il rapporto è buono.

Anche la fotografia sta regalando negli ultimi tre anni ampie soddisfazioni artistiche e professionali: Le collaborazioni che ho con ZW e 5Avi, quelle con alcune fiere, sto scoprendo anche interessi in altri settori da fotografare.

Eppure ieri non avevo proprio nessuna voglia di festeggiare, non ho vissuto per niente il piacere di un pranzo in famiglia, di ricevere auguri (anche se vi ringrazio davvero TUTTI dal profondo del cuore per tutti quelli che mi hanno scritto su FB, via SMS, che mi hanno telefonato, Grazie davvero).

Perché? Perché mi sento come se mancasse qualcosa, anzi qualcuno, accanto a me, una sensazione che non vivevo (e forse non ho mai vissuto davvero) da anni.

Ad Aprile si è chiusa probabilmente la storia e l’esperienza sentimentale più intensa e importante vissuta finora nella mia vita.

Gli devo molto: mi ha fatto crescere come Uomo, come fidanzato, mi ha aiutato ad affrontare la mia paura e debolezza più grande, quella della guida (avevo il terrore di guidare, o meglio, di quello che poteva accadere alle persone con me alla guida, per il grave e mortale incidente in cui era morto un mio amico d’infanzia ai tempi in cui stavo prendendo la patente), ho avuto, in questi quasi 5 anni, la gioia di sentire, finalmente, un’altro luogo e poste come davvero “Casa Mia”.

Ci sono state difficoltà, ma sembrava che fossimo riuscite a superarle, poi finalmente il lavoro tornato per me stabile, le soddisfazioni di vedere i rinnovi del contratto, del suo sguardo che mi vedeva felice e lei felice con me, iniziare finalmente a pensare a quella parola per me molto utopia fino a quel momento: Convivenza.

E credevo finalmente in questo 2018 di riuscirci, ma c’era un qualcosa in lei che la stava erodendo da dentro, un qualcosa che ancora nemmeno io ho capito a fondo.

E che ci ha portato a dire una mattina di una settimana di Aprile che questa nostra avventura assieme era finita.

Ho provato a parlare, convincerla discutendo con lei, ma non è stato possibile, ormai quel sentimento d’amore per me, a quello che diceva, era finito.

Vi posso dire: sto ricucendo pianpiano ORA le ferite del cuore, ma per farlo, mi sono buttato nel lavoro e nelle foto, sono state le ancore di salvezza, non aver avuto niente in cui occupare la mente, non so come mi avrebbe fatto affrontare la cosa.

In questi mesi ho scoperto che progetti che avevo messo in standby per vari motivi, stanno offrendo del potenziale che non mi immaginavo; ho scoperto vicinanze e solidarietà di persone che non ti aspetti, ed è stato piacevole, avere anche qualcuno che ti ascolta e ti lascia sfogare nel parlare (che non è, come si pensa nei clichè, il parlar male di chi stava con te: Non trovo a tuttoggi un SOLO motivo uno per poter aver da dire male, ho solo parole positive per questa storia, mi ritengo una persona straordinariamente fortunata, nell’aver fatto parte del mio percorso con Te al mio fianco, avrei voluto farlo tutto con Te), ringrazio chi lo ha fatto, anche se non era in dovere o Obbligo di farlo.

Ho anche scoperto anche aspetti meno piacevoli: come persone che, a quanto pare, cambiano atteggiamento, se tu sei Single invece che fidanzato: persone che fino all’altroieri ti cercavano per fare cose e progetti con te, ora no “non è il caso” …. da un lato mi spiace, da un lato, non ho davvero il TEMPO di dispiacermi per queste persone, auguro in futuro non ricevere lo stesso trattamento.

Comunque, ho spento queste candeline, augurandomi che questo 38° anno sia positivo, che il trend in certi ambiti continui così e che il mio Cuore possa trovare pace… per ora, come sto dicendo a giro a chiunque, non ho interesse e non credo l’avrò per molto tempo, di riprovare a sentire Amore o cercarlo, non si accantona dall’oggi al domani un sentimento e una storia simile, almeno non ci riesco, io.

Vi giuro che non è stato semplice scrivere così, per niente: a chi si stesse domandando: perché non scrivi il suo nome? Non lo scrivo per dei semplici motivi: voglio rispettare la sua scelta di uscire di scena in modo educato e silenzioso (che rispetto, non l’ho disturbata se non per gli auguri di Pasqua e quelli al suo compleanno, lei ha fatto altrettanto… riavremo rapporti anche solo di amicizia? non lo so, non è il momento per una domanda simile) e perché, ovviamente, fa male anche solo riscrivere quel nome.

Però aiuta, scrivere anche cose intime come queste. 

 

Verso… Un cambiamento profondo

da un Campo Minato rinascerà

A Denti stretti ed Unghie nella Carne combatterò

Punto il mio Sguardo nel Mirino

un fermoimmagine che non posso scordare

Da un Campo Minato Rinascerò…

Good Night Heroes

8 Comments

  1. Mi spiace per questo cambiamento abbastanza radicale della tua vita e capisco come ti sei sentito. E’ stato coraggioso condividere questo momento intenso e spero ti abbia aiutato, sgravandoti un po’ la pena.
    Un abbraccissimo di buon compleanno e fai tantissimissime foto ^_^

  2. Nella vita ogni tanto le dai e spesso le prendi, scrivere aiuta e tenere duro è l’approccio giusto, tu lo hai sicuramente. Tanti auguri di buon compleanno ma anche per tutto il resto! Cheers

  3. È molto bello che tu riesca a pensare ancora ai lati positivi della storia vissuta, senza abbandonarti a rancori che sarebbero comunque naturali. È segno che tu stia affrontando la cosa con lo spirito giusto. Ci vuole tempo, ma andrai avanti… nel frattempo, scrivere, fotografare, dedicarsi a tante cose che possono darti grandi e piccole soddisfazioni aiuta. E buon compleanno in ritardo 🙂

  4. Buon compleanno in ritardo. Per il resto, la vita non è mai definita, non so se dire purtroppo o per fortuna. Bello che tu sappia salvare gli aspetti positivi della vostra storia, perchè alla fine ricorderai solo questi. Verrà altro, verrà meglio, in bocca al lupo 🙂

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