Niente, il Giorno della Memoria e quello del Ricordo a voi non serve a nulla.
Nel 2018, di fronte a politici di destra che inneggiano alla “pulizia degli stranieri, strada per strada” , di fronte al crescente fenomeno mediatico dello spazio che movimenti xenofobi e neofascisti prendono, di fronte a dirette conseguenze come folli che, incitati dalla campagna elettorale e dal clima di odio creato dalla politica, arrivano a compiere quasi una strage, nei confronti di stranieri estranei a vicende criminali, appare evidente che, per queste persone, ricordare la Shoah o la vicenda delle Foibe, è inutile.
E’ inutile che a destra ogni 10 Febbraio si stracci le vesti per le vittime degli eccidi ad opera delle forze titine (conseguenza sia della precedente repressione slava nelle zone occupate militarmente dall’Italia nel secondo conflitto mondiale e in quelle di Friuli, Venezia Giulia e Istria-Dalmazia dopo la prima guerra mondiale, sia delle mire espansioniste di Tito e del nazionalismo serbo nella zona), quando poi, con le campagne di odio verso chiunque non sia “di razza bianca” dimostrano non aver imparato nulla su come l’odio etnico sia stato la prima causa principale (più della connotazione politica, tanto che nelle Foibe finirono anche italiani non allineati col fascismo, persino elementi partigiani vicini al PCI furono infoibati) di quelle vicende che ricordiamo il 10 Febbraio.
E’ inutile che si continui a non voler accettare una linea storica ampia e partecipata, che capisca a fondo le cause di questa pagina storica (come dimostra la vicenda della targa dedicata al Giorno del Ricordo a Pistoia), ma si preferisce continuare la retorica su cui la destra ha cercato, dall’istituzione della giornata nel 2004, a farne un “proprio” giorno di memoria, nonostante dovrebbe invece essere un giorno di memoria per TUTTI.
E’ inutile anche a sinistra, se persino, nella marea pacifica e civile che ha attraversato Macerata oggi (nonostante l’iniziale divieto a TUTTE le manifestazioni che era stato redatto, poi ritirato, e nonostante le paventate – e non accadute a Macerata, ma accadute altrove purtroppo – di guerriglia urbana e città messa a ferro e fuoco), esiste ancora una minoranza stupida e incivile che non trova di meglio da fare che esaltare la figura di Tito, insultare la memoria delle vittime e farlo passare come un “giusto” atto di vendetta degli slavi sul regime fascista.

(Striscione inneggiante a Tito apparso a Modena davanti a un circolo di estrema destra – Foto © ANSA.it 2018)
La deriva è davvero molto preoccupante. Ormai lo sport preferito è cavalcare odio, rancore, invidia, quando andrebbero trasmessi messaggi costruttivi di impegno.