Ci ha lasciato Andrea Camilleri.
Purtroppo, l’arresto cardiorespiratorio che lo aveva colpito lo scorso Giugno, che lo aveva ridotto in coma, gli è stato fatale.
Inutile dire che avremmo voluto beneficiare in eterno di uno scrittore e una mente così lucida, di un uomo dai valori straordinariamente umani, purtroppo ci ha lasciato a 92 anni.
Camilleri ha mostrato come per far emergere un talento, non ci sia limite di età per ottenere risultati (in giovane età aveva scritto poesie e racconti, ma solo nel 1978 esordisce come scrittore vero e proprio e solo con il primo romanzo dedicato alla saga di Montalbano, uscito nel 1994, esplode come scrittore di successo).
Ha mostrato come si possa essere versatili nella cultura, coltivando diverse carriere e interessi (Regista teatrale, Insegnante presso il Centro Sperimentale di Cinematografia e presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, delegato alle Produzioni Rai).
Con la nascita del Commissario Montalbano, ha creato un personaggio letterario di successo che, portato in TV, ha ottenuto riscontri incredibili, permettendo ad altri suoi “colleghi” letterari (Coliandro, i Delitti del Bar Lume) di avere chance (e successo) nella loro trasposizione in serie TV.
Ma sopratutto, Camilleri ha saputo essere anche un signore dai grandissimi valori umani e morali, pronto a mettere la propria faccia di fronte a grandi tematiche (l’accoglienza e l’aiuto ai migranti, la difesa delle libertà individuali, la lotta alla xenofobia e al populismo, cosa che lo ha fatto entrare nel mirino di feroci attacchi di Salvini e dei suoi sostenitori), o usare il personaggio di Montalbano per svegliare le coscienze e l’opinione pubblica.
Non potrà quindi non lasciare un grande vuoto la scomparsa di Camilleri, ma ci lascia la sua opera e il suo Commissario, un personaggio talmente iconico, che persino Topolino non ha saputo resistere a incrociare le sue doti di investigatore con la versione “fumettosa” di Montalbano.
Ciao Andrea, ora ti godrai lo Scirocco da dove nasce….