1° Maggio 1991: Elio & le Storie Tese al Concertone – Cronaca di una delle censure più incredibili (e frettolose) della RAI

Oggi ricorre il trentennale di uno degli esempi più clamorosi di censura in diretta della Storia della RAI, in particolare legato al Concerto del 1° Maggio del 1991.

Vi parlo dell’ormai leggendaria Performance di Elio & le Storie Tese sul Palco di Piazza San Giovanni, dove portarono la canzone “Sabbiature” totalmente a sorpresa.

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Biancodolce, il Sanremo che ci saremmo meritati

Io, se dovessi cercare, per originalità e voglia di auto-deridersi da soli, un gruppo che in qualche modo possa raccogliere la pesante Eredità di Elio & le Storie Tese, non esiterei due volte a indicare i Nanowar Of Steel.

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Buone Feste da Prossima Fermata

Auguri di Buone Feste da Prossima Fermata, il Blog si prende qualche piccolo giorno di Pausa.

Spero possiate, nonostante il momento difficile, passare un Natale sereno e Felice.

Vi lascio con una canzone Natalizia leggera e divertente degli Elio & le Storie Tese:

1990: Tre persone decidono di deridere il Calcio. Ed è un successo.

Spesso a battuta (ma neanche tanto), si dice che agli italiani, puoi toccare, deridere e sfottere su tutto, ma non toccargli il Calcio.

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Elio & le Storie Tese – Il Primo Giorno di Scuola

Uè mamma oggi è il primo giorno di scuola
Il cortile è affollato e mi scappa la pupù
Sono molto emozionato, mi hanno messo in 1ªB

Mamma lasciami la mano un bambino non son più
Mamma tienimi la mano non conosco nessuno
Mamma stringi forte la mia mano
Che non sono amico di nessuno

Chi saranno i miei compagni? Quello lì meglio di no
Lo conosco dall’asilo e mi sta sulle balle
E c’ha pure la pediculosi
I capelli sono pidocchiosi

Sto perdendo dei denti
Non ho ancora la erre
Son vestito elegante e mi prendono in giro
Il mio diario è brutto, mi consolo con l’astuccio
Mi vien voglia di piangere
Abbandono abbandono

Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola

Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola

Devo darmi una mossa fin da subito
Perché il mio babbo mi ha detto
Devi fare come me
Tra vent’anni sarai laureato
Poi sussidio da disoccupato

Nel frattempo un compagno che non pensa al futuro
Sta mangiando qualcosa che gli è uscito dal naso
E’ da un po’ che lo tenevo d’occhio
Era un cappero color pistacchio

Benedetto intervallo si potrebbe giocare
Non ci viene concesso da un severo commesso
Della scuola primaria si chiamava bidello
Era molto più bello la riforma, la riforma

Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola

Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola

Quanta sofferenza in un luogo deputato all’istruzione e alla formazione degli uomini di domani

Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola

Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola
….

E’ finito il primo giorno di scuola e domani il secondo verrà
E poi tanti tantissimi giorni di scuola
Io da questo primo giorno di scuola
Francamente mi aspettavo di più
Non è poi ‘sto granché il primo giorno di scuola

 

Elio & Le Storie Tese Feat. Sio – Luigi il Pugilista

 

Vi canto la parabola agonistica
del pugile che fui, poi non fui più
E di una mia, direi, caratteristica
che mi evitò le botte nel campo della boxe.

Col fatto che da piccolo ero piccolo,
le zuffe le schivavo o perlopiù
finivano col capo dei rivali che
diceva: “non ti picchio
solo perché hai gli occhiali”

E cominciai di colpo ad anni 7
la vita da 4 occhi e 2 stanghette.

Così iniziò la mia carriera atipica
picchiavo io ma non picchiavan me
e non per la mia condizione atletica
ma perché se hai l’occhiale
nessuno ti fa male.

E questo sono io
Luigi il Pugilista
che ha il dono della svista
e che nessuno pesta
e faccio a modo mio.
E pugilo da Dio
senza venir percosso
perché io invece posso
e le manone addosso
gliele metto io
Parola di Luigi.

Lo so che l’altro a me mi sottovaluta
ma tiro i pugni a vanvera finché
colpisco col bicipite l’occipite
e lui assapora il botto
di un tipo di cazzotto.
Di quelli che uno sembran ventisette
parola di 4 occhi e 2 stanghe..

..tt’e questo sono io
Luigi il Pugilista
dai fondi di bottiglia
boxo a meraviglia
c’ho uno stile mio.
Non è un problema a sè
è tutto un po’ sfocato
ma quello che ho menato,
sì che l’ha capito,
l’ho menato io.
Parola di Luigi.

Ma un giorno al suono della campanella
fece il suo ingresso quella donna bella
che regge il numero del round in corso
io all’improvviso mi sentii disperso
tolsi gli occhiali per sembrare aitante
e l’avversario me ne diede
tante

Ma quefto fono io
Luigi il tumefappo
che dall’84 deteneva il titolo dei pefi paglia
e quando mi sfegliai
vedevo molto meglio
e quella donna bella
che fembrava bella
era foltanto un tipo,

era foltanto un tipo.

ma io me ne infifchio.