Liberazione
Buon 25 Aprile a tutti
70 Anni fa, il primo 8 Marzo
Lo scorso anno condivisi ben volentieri l’ottimo articolo della amica e collega blogger Barbara Picci (che potete rileggervi QUI), quest’anno invece celebriamo il 70° anniversario della nascita, nel 1946, della prima festa italiana della Giornata Internazionale delle Donne della nostra Repubblica.
Dopo 70 anni, sarebbe l’ora…
Siamo liberi da 70 anni.
Siamo liberi di esprimere la nostra opinione, liberi di votare per chi riteniamo più degno, liberi di scegliere da chi farci comandare senza per questo imbracciare fucili, spargere sangue, finire in galera o peggio.
Lo siamo da quel 25 Aprile 1945, quando con un comunicato fu proclamato lo Sciopero Generale, segnale che dette il via alle operazioni finali del CLN per attaccare i presidi nazifascisti anticipando la Liberazione delle città mentre gli Alleati davano gli ultimi colpi alle fragili difese dell’Asse.
Ancora oggi è possibile sentire dalla viva voce alla radio di Pertini le parole che dettero il via alla Liberazione:
Cittadini, lavoratori!
Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine.
Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.
MCR – Siamo I Ribelli della Montagna
(Sono partigiano.
Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci, Scritti Giovanili.
Sono Pinotti Avio nome di battaglia ATOS)
Dalle belle città date al nemico
fuggiammo via su per le aride montagne
cercando libertà tra rupe a rupe
contro la schiavitù del suol tradito
lasciammo case, scuole ed officine
mutammo in caserme le vecchie cascine
armammo le mani di bombe e mitraglia
temprammo cuori e muscoli in battaglia
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell’avvenir
La giustizia è la nostra disciplina
libertà è l’idea che ci avvicina
rosso sangue è il color della bandiera
partigiani dalla folta ardente schiera
SUlle strade dal nemico assediate
lasciammo talvolta le carni straziate
sentimmo l’ardore per la grande riscossa
sentimmo l’amor per patria nostra
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir
(Io raccomando a voi che siete studenti
quando raggiungete un posto di responsabilitànella società
fate in modo di lavorare per la pace)
70 anni fa…..
….. Quel cancello cadde.
E con esso cadde anche la nostra ignoranza su quanto poteva essere oscuro il lato malvagio dell’essere umano.
70 anni fa il Mondo scopriva Auschwitz.
70 anni dopo ricordiamo il giorno più buio (ma anche quello più luminoso, perchè riscoprimmo la nostra Umanità) con il Giorno della Memoria.
Suonate a Festa la Martinella, Oggi Firenze é Libera !!!!
Oggi esattamente alle 7 di mattina dell’11 Agosto 1944, La campana della Martinella a Palazzo Vecchio dava il segnale per la liberazione di Firenze da parte delle brigate Partigiane, che già nei giorni prima avevano iniziato ad agire nel capoluogo toscano conquistando fette considerevoli della città.
Fu l’inizio di una lunga battaglia che si esaurì solo il 1° Settembre quando anche Fiesole veniva liberata e si poteva quindi dire conclusa la Liberazione di Firenze: una dura lotta che vide i partigiani lottare in prima linea e fare la maggior parte del lavoro, liberando quasi del tutto da soli la città, visto che le forze alleate si addentrarono nella città per finire l’opera di cacciata delle forze tedesche e repubblichine solo due giorni dopo l’11 Agosto, giorno che vide l’insediamento del primo governo del CLN nella città.
Dura fu la lotta porta a porta, specie anche per le ultime resistenze fasciste lasciate da Pavolini, nel frattempo scappato al Nord (ma che verrà alla fine giustiziato un anno dopo assieme a Mussolini a Dongo), che affidò la guerriglia contro i partigiani a decine di Franchi Tiratori, che fecero diverse vittime fra i partigiani e la popolazione, fra le quali anche lo storico capo partigiano “Potente” , capo della Divisione Garibaldi “Arno”, caduto sotto i colpi di questi il 9 Agosto.
E quindi oggi un giorno da rendere onore, perchè fu l’apice della campagna che nell’estate del 1944 portò alla Liberazione di gran parte della Toscana, con azioni svolte in gran parte proprio dalle Brigate Partigiane, che aprirono più volte la strada alle truppe alleate; fu anche una stagione purtroppo di orrendi eccidi e stragi, come Sant’Anna di Stazzema o del Padule di Fucecchio, solo per ricordare le più tristemente celebri.
Se volete saperne di più su questi episodi QUI trovate un bel lavoro di documentazione da parte della Regione Toscana, oltre alla cronologia della liberazione di tutti i comuni toscani provincia per provincia.
Festeggia Toscana, sorridi alla Vita, Oggi è il giorno che ritornasti Libera !!!
Buon Weekend & 69 volte Buona Liberazione….
… Anche perchè ne abbiamo ben più di 69 per festeggiare la Liberazione domani.
Perchè si deve ricordare quanto siamo Liberi oggi, grazie ai sacrifici di Ieri.
Anche di sparare immense cavolate in Rete, sui Media e nelle TV, di scrivere stati deliranti e privi di senso, di invocare la Resistenza e la Liberazione in contesti fuori luogo.
Lo potete fare grazie ai veri Eroi e la vera Resistenza che sono morti e hanno combattuto pure per farvi dire le vostre cavolate….quindi domani fate una bella cosa: domani festeggiateli e rendetegli onore e il giusto rispetto della Memoria.
Magari non sparando cavolate online per 24 0re.
Magari ci riuscite.
Buona Festa della Liberazione
25 Aprile, come sempre e più di sempre….
Oggi festeggiamo come sempre la Liberazione, perché è giusto farlo.
Perché se possiamo dire quello che pensiamo liberamente, lo dobbiamo a chi lottò per liberarci.
Perché se possiamo esprimere il nostro disappunto sulle azioni dello Stato e della politica, lo dobbiamo a chi perse la vita per liberarci.
Perché se abbiamo i nostri i Diritti sanciti nero su bianco da una Costituzione, lo dobbiamo a chi ha dato tutto se stesso per liberarci.
Perchè se qualcuno si pole permettere ancora dopo tutto questo tempo persone che ritengono che OGGI non sia festa PER TUTTI gli italiani o che sia MEGLIO NON PARTECIPARE per non fare “i soliti giochini di propaganda politica” , pensate, lo dovete a chi ha combattuto dando tutto se stesso per LIBERARE PURE VOI, ma pensa…
Buon 25 Aprile pure a voi CIALTRONI che questa festa NON LA VOLETE e mai come stavolta dico BUONA NOTTE, EROI.
Terra e Acqua e Vento non c\’era tempo per la paura
nati sotto la stella quella più bella della pianura
Avevano una falce e mani grandi da contadini
e prima di dormire un \”padre nostro\” come da bambini
Sette figlioli sette di pane e miele a chi li do
Sette come le note una canzone gli canterò
E Pioggia e Neve e Gelo e fola e fuoco insieme al vino
e vanno via i pensieri insieme al fumo su per il camino
Avevano un granaio e il passo a tempo di chi sa ballare
di chi per la vita prende il suo amore e lo sa portare
Sette fratelli sette di pane e miele a chi li do
Non li darò alla guerra all\’uomo nero non li darò
Nuvola Lampo e Tuono non c\’è perdono per quella notteche gli squadristi vennero e via li portarono coi calci e le botte
Avevano un saluto e degli abbracci quello più forte
Avevano lo sguardo quello di chi va incontro alla sorte
Sette figlioli sette sette fratelli a chi li do
ci disse la Pianura questi miei figli mai li scorderò
Sette uomini sette sette ferite e sette solchi
ci disse la pianura i figli di Alcide non sono mai morti
In quella pianura da Valle Re ai Campi Rossi
noi ci passammo un giorno e in mezzo alla nebbia
ci scoprimmo commossi
Roberto Benigni – La più Bella del Mondo
Per chi se lo fosse perso in diretta e se lo vuole rivedere all’infinito: