Oggi è il 25 Aprile, la Festa in cui il nostro Paese festeggia la Liberazione dal Nazifascismo culminata dalla Insurrezione generale in Italia organizzata dai CLN della Resistenza per dare la spallata definitiva al Regime di Salò e ai suoi alleati del Reich, in rotta a seguito dell’avanzata alleata dopo la caduta della Linea Gotica nel corso della Guerra di Liberazione.
Continua a leggerePartigiani
Angolo del Mecenate #22 – Marche, Nascita di una Democrazia
Torna l’appuntamento in cui vi segnaliamo, come moderni Mecenati, artisti e progetti degni di un sostegno e della vostra attenzione.
Continua a leggere25 Aprile. In Casa nostra, in Tutta Italia
Pochi penso, avrebbero pensato di passare e celebrare la Liberazione del nostro Paese chiusi nelle nostre case.
Il 25 Aprile è la Festa di tutti gli Italiani
Diciamolo sinceramente: Come non può essere considerata una giornata bella, felice e inclusiva il giorno in cui festeggi la Liberazione del tuo Paese da una dittatura feroce e repressiva?
Buon 25 Aprile a tutti
10 Febbraio – Giorno del Ricordo
Dopo 70 anni, sarebbe l’ora…
Siamo liberi da 70 anni.
Siamo liberi di esprimere la nostra opinione, liberi di votare per chi riteniamo più degno, liberi di scegliere da chi farci comandare senza per questo imbracciare fucili, spargere sangue, finire in galera o peggio.
Lo siamo da quel 25 Aprile 1945, quando con un comunicato fu proclamato lo Sciopero Generale, segnale che dette il via alle operazioni finali del CLN per attaccare i presidi nazifascisti anticipando la Liberazione delle città mentre gli Alleati davano gli ultimi colpi alle fragili difese dell’Asse.
Ancora oggi è possibile sentire dalla viva voce alla radio di Pertini le parole che dettero il via alla Liberazione:
Cittadini, lavoratori!
Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine.
Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.
MCR – Siamo I Ribelli della Montagna
(Sono partigiano.
Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci, Scritti Giovanili.
Sono Pinotti Avio nome di battaglia ATOS)
Dalle belle città date al nemico
fuggiammo via su per le aride montagne
cercando libertà tra rupe a rupe
contro la schiavitù del suol tradito
lasciammo case, scuole ed officine
mutammo in caserme le vecchie cascine
armammo le mani di bombe e mitraglia
temprammo cuori e muscoli in battaglia
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell’avvenir
La giustizia è la nostra disciplina
libertà è l’idea che ci avvicina
rosso sangue è il color della bandiera
partigiani dalla folta ardente schiera
SUlle strade dal nemico assediate
lasciammo talvolta le carni straziate
sentimmo l’ardore per la grande riscossa
sentimmo l’amor per patria nostra
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell’avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir
(Io raccomando a voi che siete studenti
quando raggiungete un posto di responsabilitànella società
fate in modo di lavorare per la pace)
Anniversari utili, per non dimenticare (e non commettere gli stessi errori… di nuovo)
Nell’era in cui la nostra quotidianità è una certezza (avere un tetto sotto casa, mangiare, uscire con gli amici, avere i nostri hobby, lavorare ed essere pagati per farlo ecc.) non passa giorno che si legge di lamentele su quanto sia inutile stare nell’Unione europea, su quanto se ne approfittino i tedeschi e i francesi e altri, su quanto noi o altri paesi non diciamo niente e su quanto si starebbe meglio ognuno per sè.
Molti hanno dimenticato che l’UE non è nata (partendo dalla CECA, la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) nel 1954 solo per questioni economiche commerciali ma anche per questioni di politiche comuni, sopratutto per affrontare insieme le possibili crisi (economiche, sociali e politiche) che potevano affliggere il continente dopo l’ultimo Conflitto Mondiale.
Molti ricordano a malapena che l’Europa per trovare una pacificazione prolungata e condivisa ha affrontato ben DUE CONFLITTI MONDIALI….Quest’anno sono passati ben CENTO ANNI dalla scintilla che dette origine alla Prima Guerra Mondiale, da quel 28 Giugno del 1914 a Sarajevo, quando il nazionalista serbo Gavrilo Princip uccideva l’Arciduca d’Austria-Ungheria Francesco Ferdinando e sua Moglie, scatenando così un conflitto che porto alla fine dello stesso nel 1918 quasi 25 milioni di morti fra militari e civili di entrambe le parti.
Eppure da quelle macerie già nacquero pensieri di vivere pacificamente sotto una comune bandiera pur mantenendo il proprio bagaglio nazionale di cultura e storia e la propria sovranità.
Un principio che animerà anche in parte tutti i movimenti di resistenza nel secondo conflitto mondiale alla dittatura nazifascista, che proprio nel 1944 vide in molte parti d’europa la spinta decisiva per la Resistenza di vincere contro la follia della Guerra e per liberare le nazioni occupate in nome della Pace e della Libertà.
Fra il 6 e 7 giugno del 1944 fu la spinta decisiva che animò i Comitati di Liberazione Nazionale (CLN) a muoversi uniti per affiancare nella Liberazione dell’Italia, sospinti anche dall’eco dello Sbarco in Normandia degli Alleati che apriva un prezioso fronte secondario nell’Europa che avrebbe costretto i nazifascisti a combattere su più fronti, dando così più spazi di manovra sia agli Alleati che ai Partigiani.
Con lo sfondamento della Linea Gustav gli alleati giunsero in breve tempo a Roma e da lì fino all’appenino, aiutati nelle loro azioni dalla guerriglia dei CLN che liberarono da soli numerosi città, sopratutto in Toscana; per la mia regione fu un estate straordinaria e al tempo stesso durissima, con diverse città che venivano man mano liberate dagli Alleati e dai partigiani come Pitigliano e Grosseto fra il 13 e 15 giugno o la liberazione epica di Firenze e Fiesole fra il 3 e 4 Agosto, ma anche di stragi orrende perpetrate dai tedeschi come a Sant’Anna di Stazzema, Civitella Val di Chiana, il Padule di Fucecchio o Cortona, solo per ricordare le più note, ma furono decine e decine le piccole e grandi rappresaglie che trasformarono la Toscana in un immenso memoriale del ricordo per i sopravvissuti e i familiari delle vittime.
Questi avvenimenti portarono personaggi come Altiero Spinelli e altri europei sopravvissuti al conflitto a cercare di fare in modo che mai più il nostro continente subisse tali disgrazie, cercando appunto un comune percorso di pace e integrazione fra le varie anime dell’Europa, divenendo i Padri Fondatori della Moderna UE…. quest’estate se avete due minuti, informatevi sui luoghi della memoria che hanno riguardato la Grande Guerra e la Guerra di Liberazione, visitateli con rispetto, rendete onore alle persone che sono cadute anche per permettervi di vivere sereni oggi, sia questo piccolo gesto il vostro “Grazie” a due intere generazione che andarono quasi del tutto perdute perchè si potesse vivere in Pace.
E fate in modo che non accada più niente di questo