La Prima Rece non si scorda mai – Acciaio

Nuovo appuntamento con la Rece, questa volta si cambia nuovamente genere e vi parlo di un Film che ha suscitato interesse e critiche, tratto da un romanzo della scrittrice Silvia Avallone , “Acciaio”.

 

Locandina Acciaio

 

 

La storia racconta le vite delle due adolescenti ed amiche Francesca e Anna, all’inizio di quel passaggio adolescenziale fra l’essere bambine e diventare ragazze, amiche inseparabili che però trovano i loro primi disaccordi quando Anna inizia a scoprire l’Amore verso i ragazzi e Francesca, che fino ad allora non vedeva “nemici” nel suo rapporto con l’amica, che maldigerisce la cosa e inizia un percorso che la porta a separarsi da lei.

In mezzo a queste vicende vediamo anche la vita del fratello di Anna, Alessio, Operaio della Lucchini che non sembra voler di meglio per se stesso e che si é preso la famiglia sulle spalle dopo che il padre li ha abbandonati perché stufo di lavorare nella acciaieria, di Elena, ex-ragazza e supervisore alla Lucchini che era “sfuggita” alla vita di Piombino e ad Alessio ma che ora si ritrova di nuovo bel suo paese d’origine e di Mattia, amico di lunga data di Alessio che diventa l’oggetto dell’amore di Anna e causa della rottura con la sua amica.

 

Le protagoniste Francesca (Anna Bellezza) e Anna (Matilde Giannini)

Le protagoniste Francesca (Anna Bellezza) e Anna (Matilde Giannini)

 

Veniamo ora alle valutazioni.

La trama: rispetto al libro ha subito alcune variazioni che non hanno alterato la storia generale ( sono sparite alcune figure come la sorella di Lisa, mentre la stessa Lisa appare in maniera minore, inoltre il Padre di Anna e Alessio viene mostrato e descritto molto meno rispetto al libro, così come la vicenda dell’11 Settembre viene del tutto esclusa dalla trama cinematografica), rendendo la storia molto più agile e incentrandola principalmente sulle figure delle due ragazze.

Gli Attori: decisamente un buon cast che affianca ad attori navigati come la Puccini (Elena) e Riondino (Alessio), due attrici esordienti e che si sono rivelate straordinariamente brave nell’interpretare le due protagoniste come Anna Bellezza e Matilde Giannini, sul quale voglio scommettere che le rivedremo in molte altre pellicole e che possono avere un futuro.

 

Alessio (Michele Riondino) dentro la Lucchini

Alessio (Michele Riondino) dentro la Lucchini

 

Il contesto: molte polemiche ha suscitato su come la città di Piomnbino viene raffigurata sia nel libro che nel Film, quasi un posto senza speranze da cui fuggire.

In parte bisogna onestamente dire che é così: per chi é nato e vive a Piombino spesso il percorso scuola/acciaieria é stato obbligatorio, così come avviene in molti distretti industriali italiani in giro per lo Stivale (per dire, io abito nella Zona del Cuoio e giocoforza buona parte dei lavori che ho svolto nella mia esistenza finora sono sempre stati nell’ambito conciario), ma é anche uno specchio reale di persone che trovano dignitoso e onorevole lavorare in fabbrica (come Alessio appunto, che si trova a discutere con il padre, ex-operaio anche lui, che invece dall’acciaieria é fuggito) e che non si sentono per questo “perdenti”…in sostanza non credo che l’immagine della città livornese non ne esce negativa, si mostra infatti come la città sia sì profondamente legata alla vita e ai ritmi della Lucchini, ma che comunque la voglia di emergere dei suoi cittadini c’é, dopottutto (vedi nello studiare di Anna o nella voglia di lavorare di Alessio, per esempio), così come ci sono invece persone che non vedono più in là del proprio microcosmo (come Francesca, che non riesce a pensare a un mondo senza la sua amica).

Elena (Vittoria Puccini) e Alessio sulle spiaggie di Piombino

Elena (Vittoria Puccini) e Alessio sulle spiaggie di Piombino

In conclusione: Un bel film che fornisce uno specchio abbastanza fedele non solo di una generazione di adoloscenti (che posso confermare per alcuni degli aspetti trattati) ma anche di come sia vissuta una realtà industriale grande come la Lucchini da parte di un’intero territorio, che lo vede come Mostro che fagocita le loro esistenze ma anche come unica fonte di vita e sostentamento della zona (per dire: un’intera città che mai si é schierata per chiedere la chiusura ma che ha sempre lottato per tenerla aperta, tra le altre cose volete sapere come risolvere la questione ILVA? basterebbe vedere come viene gestita la questione ambientale dell’acciaieria a Piombino), vi auguro quindi BUONA VISIONE.

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