Lo scorso Mese vi ho raccontato di come sia passato, in sordina, il 30° anniversario dei Mondiali di Italia 90 (che potete rileggervi QUI) e vi ho accennato a due storie legate ad essa: la nascita dell’Inno ufficiale e quello sulla Mascotte ufficiale.
Oggi vi parlo della particolare nascita dell’inno ufficiale del Mondiale, anzi dei DUE inni ufficiali.
La Genesi
Il pezzo che diventa il primo inno ufficiale del Mondiale di Italia 90 è realizzato dal compositore italiano (e ladino) Giorgio Moroder, una carriera decennale nella creazione di colonne sonore per film di successo (tre Oscar in carriera) e collaborazioni con artisti di fama internazionale (David Bowie, Britney Spears, Janet Jackson, Daft Punk, solo per fare qualche nome).
“To Be Number One” è il nome del singolo creato da Moroder, che non è nuovo a comporre anche per eventi sportivi mondiali (ha realizzato le canzoni ufficiali delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e Seoul 1988, realizzerà, decenni dopo, quelle di Pechino 2008), il testo viene scritto da Tom Withlock, compositore americano (curiosamente, coetaneo di Moroder) con cui Moroder ha un lungo sodalizio in ambito cinematografico.
La canzone è pronta, manca le persone a cui affidarla.
Moroder e Withlock scelgono, affibbiando al trio il nome di Giorgio Moroder Project (Paul Engermann, Molly Ruffalo,Joe Milner, tutti musicisti di lungo corso in USA), le persone che daranno voce (e volto) alla canzone:
Il pezzo funziona e ha successo (la Rai sceglierà la versione originale per la sigla d’apertura dei suoi programmi durante il Mondiale), ma Moroder sa che serve anche una versione italiana per il mercato interno, da vendere come Hit da passare sulle radio di tutta la Penisola.
La “Strana Coppia” conquista l’Italia e i Mondiali
Alla fine del 1989 Moroder ha scelto il duo che si caricherà l’impresa di adattare per il mercato italiano il suo singolo: Edoardo Bennato e Gianna Nannini.
Bennato è reduce dal successo di “Viva la Mamma” che ha sbancato fra le Hit estive dell’anno, la Nannini è una star affermata a livello italiano ed europeo, anche lei reduce dal buon successo del suo ultimo album Malafemmina.
I due hanno stili e timbri vocali molto particolari, la collaborazione appare un po difficoltosa (si racconta di tensioni e litigi creativi, smentiti dallo stesso Moroder nelle varie interviste post-produzione del singolo), ma alla fine, nel Novembre 1989, il singolo viene registrato ed esce a Natale dello stesso anno:
Ed è un successo incredibile: in poche settimane, entrando direttamente in 3° posizione nella classifica dei singoli, arriva a spodestare il singolo “Lambada” dei Kaoma, rimane stabilmente nella Top 5, per poi, con l’inizio dei Mondiali, riprendere saldamente la Vetta, che abbandonerà solo il 15 Settembre, per mano del nuovo singolo di Gianna Nannini “Scandalo”.
“Un Estate Italiana” fu un successo commerciale incredibile, tra l’altro, fu l’ultimo 45 Giri (che verrà ritirato come supporto da lì a breve) a vendere così tanto in Italia, un successo che superò anche i confini nazionali, tanto che la Hit divenne fra le canzoni-culto e immagine per molti connazionali italiani all’estero (e durante i Mondiali 2006, si registrò anche il curioso episodio del coro dei tifosi tedeschi durante Italia-Portogallo e fu, addirittura, messa come sottofondo alla cerimonia di premiazione della Nostra Nazionale agli stessi Mondiali).
Probabilmente, “Un’Estate Italiana” è la canzone simbolo e l’eredità più radicata nelle nostre memorie e cuori di quel Mondiale.